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09 Dicembre 2010

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I ritardi che ad ogni rinnovo contrattuale siamo costretti a subire sono diventati una norma; non più ogni due ma dopo tre anni si discuterà della parte economica. Ancora una volta si penalizzano i lavoratori ed in modo particolare quelli più giovani, già vittime di una forte disparità salariale rispetto ai colleghi più anziani.

Questo, mentre:

i tagli indiscriminati al settore, praticati da questo governo e da quelli che lo hanno preceduto, non danno garanzia per il futuro della mobilità locale, mettono a rischio migliaia di posti di lavoro, spingono inevitabilmente verso la privatizzazione, la messa sul mercato del TPL ed una riduzione di servizi erogati al cittadino, che contrasta con le scelte di politica ambientale finalizzate allo svuotamento dal traffico privato delle grandi metropoli;

  • si sta mettendo mano alla demolizione dello “statuto dei lavoratori”;
  • si vara una la legge che priva i lavoratori tutti della possibilità della tutela delle leggi del lavoro, dai contratti collettivi alla legge processuale (“collegato lavoro”);
  • non si trovano risposte ad una crisi economica che dimostra sempre più di essere un problema strutturale causato dalle logiche dei profitti e degli interessi politici;
  • si sottovaluta l'importanza dell'intero comparto dei trasporti che pur rappresentando la spina dorsale dell'economia del paese non viene finanziato; tanto meno si tenta di trovare soluzioni per rispondere ai gravi problemi energetici ed ambientali.

Noi a tutto questo non ci stiamo

E' ORA DI REAGIRE!!!

PER FARLO, OCCORRE RICOSTRUIRE LE CONDIZIONI PER CONTRASTARE QUESTA DERIVA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI; OPPORSI ALLE POLITICHE DEL PROFITTO AI DANNI DEI SERVIZI ESSENZIALI PER I CITTADINI TUTTI;

Intanto i sindacati concertativi dopo il terzo rinvio indicono lo sciopero nazionale, guarda caso, il 10 Dicembre, quando per quella data era già stato indetto dai sindacati di base in largo anticipo.
Tutto questo esclusivamente per produrre confusione e privare di visibilità l’iniziativa conflittuale programmata dal sindacalismo di base.

E' consuetudine che in questi casi intervenga la Commissione di Garanzia che regolarmente limita e/o impedisce indicazioni di sciopero delle OO.SS. di base qualora non rispettino meticolosamente le normative vigenti.
USB lavoro privato, Cobas del lavoro privato e SLAI Cobas confermano lo sciopero di 4 ore del 10 dicembre 2010

CONTINUIAMO A RIVENDICARE:

1) Aumenti salariali legati all’inflazione reale;

2) Sicurezza nei luoghi di lavoro e sanzioni penali per chi provoca infortuni gravi e mortali;

3) Il superamento del precariato e la tutela dei livelli occupazionali,  abbandonando le politiche sulla privatizzazione e sulle esternalizzazioni.

4) Rivedere il vergognoso accordo del 19 Settembre del 2005 sul trattamento di malattia che penalizza le lunghe degenze;

5) Rivendicare un trasporto collettivo pubblico che sia fondato non solo sulla  riduzione dei costi ma sullo sviluppo per creare più occupazione e diminuire l’inquinamento ambientale.

IN QUESTA PESANTE SITUAZIONE, E' DETERMINANTE  UNA  MASSICCIA PARTECIPAZIONE

SLAI Cobas ATM - Milano
Milano 05 /12/2010