COME VOLEVASI DIMOSTRARE
Week-end nero del trasporto pubblico su gomma gestito da EAV BUS, con i mezzi rimasti fermi nelle rimesse, per la protesta dei lavoratori che hanno applicato rigidamente il Codice della Strada e la normativa sulla sicurezza. L’agitazione ha avuto inizio per la mancata erogazione dello stipendio del mese di Luglio e la seria preoccupazione per la disastrosa situazione economico/finanziaria del gruppo, che porterà tagli a servizi, occupazione, nonché aumento dei carichi di lavoro.
Per domani Lunedì 1 Agosto dalle ore 10,30 è previsto un presidio in concomitanza della seduta del Consiglio Regionale della Campania, che dovrebbe deliberare il primo intervento di ricapitalizzazione di 37 milioni di €uro (che darà solo “ossigeno” per qualche mese), la formalizzazione dello “stato di grave crisi occupazionale”, con conseguente utilizzo degli ammortizzatori sociali e ricorso a forme di incentivazione all’esodo.
“EMERSA LA NECESSITA’ DI RIPIANARE LE PERDITE DI OLTRE 90 MILIONI DI €URO ACCUMULATE, NEL CORSO DELLE GESTIONI PRECEDENTI, DA PARTE DELLE SOCIETA’ PARTECIPATE CHE ESERCITANO IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE”, gli interventi della Regione saranno finalizzati all’efficientamento ed alla riduzione dei costi con: la rimodulazione del programma di esercizio nonché l’efficientamento delle risorse umane.
Non c’è alcuna traccia di rilancio per il trasporto pubblico locale, nessun piano di investimenti mirati al miglioramento della mobilità: MA UN PIANO DI LACRIME E SANGUE PER UTENTI E LAVORATORI.
In soli 3 anni di vita, la nuova società su gomma, che avrebbe dovuto “affrontare e vincere le sfide del mercato”, è diventata nient’altro che un’accozzaglia di aziende fallimentari (Izzo, Schiano, Pegaso, Vesuviana Mobilità, Ams), ed è ora sull’orlo del dissesto.
Ricordiamo che l’Ansa del 4 Giugno 2008 riportava: “una società pulita con bilanci a posto”, “con grande attenzione a efficacia, efficienza, economicità”, “operazione volta a migliorare la qualità dei servizi”, col “ringraziamento al Sindacato che ha appoggiato l’operazione” (dichiarazioni di Alessandro Rizzardi, Pasquale Sommese ed Ennio Cascetta).
In EAV BUS s’è perso ormai ogni decoro: dirigenti esautorati, colpevoli dello sfascio finanziario; altri rimasti al loro posto solo perché “politicamente protetti”; si vocifera di un’assunzione disposta recentemente senza alcuna selezione pubblica (60 mila €uro di compenso); il tutto col totale silenzio/assenso da parte dei sindacati concertativi. O come accade in Circumvesuviana con lauti incentivi a chi ha “brillantemente” gestito il dissesto di questi anni!
Quando metteremo fine a questo indecente sperpero di danaro pubblico?
Ma non solo, ora proprio i dirigenti EAV BUS hanno spudoratamente spinto i sindacati alla mobilitazione dei lavoratori, alla spregevole strumentalizzazione della lotta, al fine di ottenere i finanziamenti regionali necessari per tenerli saldi alle loro poltrone, prima ancora di preoccuparsi delle certezze da dare sul futuro dei lavoratori.
Chi ha male amministrato deve ora pagare!!!
Non ci vuole la sfera di cristallo per prevedere i prossimi passi dei sindacati concertativi: questa era l’unica occasione per far “sfogare la massa”, perché, da domani in poi, ritornerà tutto alla “normalità”, con totale rassegnazione e sudditanza alle “scelte e direttive” aziendali. Lor Signori, da fedeli “Cavalieri Templari” torneranno ad essere validi e “Bravi Notai Aziendali”.
Lo Slai Cobas, sempre al fianco dei lavoratori e da solo contro tutti, sta “predicando” il “salto nel vuoto” della cessione del ramo gomma, sin dall’inizio, denunciando i pericoli che si sarebbero corsi con quella “scellerata” separazione delle attività.
La nostra partecipazione alle mobilitazioni e la nostra presenza al presidio vogliono essere l’inizio di un percorso di unione dei lavoratori, dal basso, dopo la presa di coscienza unitaria in queste giornate di lotta, ma con le nostre motivazioni e con i nostri obiettivi, perché ora più che mai dobbiamo riprenderci il nostro futuro, togliendolo dalle mani di burocrati ed opportunisti distaccati a vita dal lavoro, che potranno solo portarci alla rovina.
Rivendichiamo con forza e determinazione assemblee democratiche sui posti di lavoro e referendum, prima della firma dei prossimi accordi che potrebbero sancire il massacro dei nostri diritti.
Diamo una svolta al nostro futuro! Rompiamo le catene della schiavitù sindacale, costruendo dal basso, in ogni impianto, l’unica alternativa seria democratica ed onesta!
Su la testa lavoratori!!!
Sorrento, 31 Luglio 2011.