ARESE ERA IN CORSO UN INCONTRO SULL’EX ALFA
Ex Innova occupano il Comune
«Basta parole, vogliamo i fatti»
— ARESE —
«IL TEMPO è scaduto. Vogliamo risposte dal sindaco e dall’assessore». E così ieri mattina i 50 operai
dell’Innova Service di Arese hanno occupato simbolicamente il Municipio di Arese. Alle nove, armati di
bandiere del sindacato, stanchi di promesse, si sono presentati in Comune: «L’amministrazione comunale
si era impegnata a darci una mano per il rispetto della sentenza della Corte d’Appello del Tribunale di Milano,
siamo stanchi di belle parole, vogliamo fatti concreti e impegni occupazionali nei nostri confronti - spiega
Renato Parimbelli, operaio e delegato sindacale dello Slai Cobas -. Per la riqualificazione dell’area
ex Alfa Romeo le proprietà danno soldi ai Comuni, ma tutti si dimenticano dei lavoratori rimasti».
La sentenza cui fanno riferimento ha dichiarato illegittimo il licenziamento dei 50 operai da parte
dell’Innova Service, disposto il reintegro e il pagamento delle mensilità arretrate.
In queste settimane i tentativi del Comune di fare incontrare le parti sono falliti.
Ieri mattina proprio in Municipio si svolgeva un incontro tra il sindaco di Arese, Michela Palestra,
quello di Lainate, Alberto Landonio e i rappresentati delle proprietà dell’area, Roberto Imberti
di Tea spa e Alessandro Pasquarelli di Euromilano.
I lavoratori hanno chiesto di essere ricevuti, senza esito. «Non vogliono assumersi responsabilità
nei nostri confronti, eppure hanno firmato un Accordo quando c’era il commissario straordinario
Pavone, oggi tutti dicono che quel pezzo di carta non vale più - conclude Parimbelli - se nei
prossimi giorni non ci sarà un atto politico forte per trovare una soluzione torneremo in Municipio,
ma non per mezza giornata».