Lo stop alla produzione riguarderà il reparto dei motori 8 e 16 valvole, con oltre un migliaio di unità interessate.
A darne notizia è stato il rappresentante dello Slai-Cobas, Andrea Di Paolo, che ha stigmatizzato sia l'atteggiamento dell'azienda, che continua a proporre straordinari a rotta di collo e l'impiego dei trasfertisti da altri siti produttivi e ora, dal 25 al 31 ottobre, questo il periodo considerato, fermerà la linea dei propulsori.
"Una cassa integrazione poco chiara nelle motivazioni - ha denunciato Di Paolo - e dichiariamo di non essere d'accordo, così come in sede di incontro due giorni fa abbiamo ritenuto di non firmare il verbale di ricevuta comunicazione".
Alla berlina, infatti, anche il trasferimento di alcuni dipendenti da un reparto all'altro, come se l'aziende decidesse di prendersi la briga di stabilire il quantum dei lavoratori in busta paga, quando toglie un lavoratore monoreddito capofamiglia dal notturno per fargli fare solo mattina o pomeriggio.
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