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Vertenza nazionale dei lavoratori dei call center ex Vodafone di Napoli, Roma, Padova, Ivrea e Milano:
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11 Giugno 2016

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Comunicato stampa

 Vertenza nazionale dei lavoratori dei call center ex Vodafone di Napoli, Roma, Padova, Ivrea e Milano: 

 LA CASSAZIONE RESPINGE IL RICORSO DI VODAFONE (E COMDATA) CONFERMANDO LA SENTENZA DI APPELLO DI NAPOLI E LA REINTEGRA DEI LAVORATORI IN VODAFONE PER L’ILLEGITTIMITA’ DELLA CESSIONE DI RAMO D’AZIENDA APPALTATA ALLA COMDATA

 Con questa definitiva sentenza del massimo vertice del potere giudiziario e dell’ordinamento giuridico di riferimento siamo ragionevolmente fiduciosi dei prossimi esiti positivi di Cassazione a conferma delle numerose sentenze di secondo grado dei vari Tribunali italiani a tutela dei diritti e del posto di lavoro degli addetti ai call center Vodafone - illegittimamente trasferiti ad altra società - e a riforma di quelle negativedichiara il sindacato Slai cobas… “e con ciò stiamo mettendo un  primo ed importante  freno all’uso strumentale delle esternalizzazioni usate per ridurre i diritti dei lavoratori e precostituire future espulsioni di manodopera”… “e con i tempi che corrono non è da poco!”.
 La vicenda prese il via nel novembre 2007 a seguito dell’accordo sottoscritto tra VODAFONE OMNITEL,      Slc/CGIL - Fistel/CISL - Uilcom/UIL e ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico sulla cessione del ramo d’azienda denominato “Back Office” da VODAFONE A COMDATA CARE (e del relativo rapporto di lavoro di 914 lavoratrici e lavoratori addetti ai vari call center di Napoli, Roma, Padova, Ivrea e Milano).  

Con questa decisione, deliberata in camera di consiglio il 25 febbraio 2016 e depositata in cancelleria lo scorso 20 maggio, estensore Dott.ssa Paola Ghinoy, presidente Dott. Vittorio Nobile, la Corte Suprema di Cassazione  ha confermato il giudizio emesso il 13 maggio 2014 dai giudici della Corte di Appello di Napoli che, in accoglimento  del ricorso presentato dall’avv. Arcangelo Fele, dell’ufficio legale di Slai cobas, condannava l’azienda ordinando il reintegro in VODAFONE OMNITEL della sig.ra Fortuna Scamardella e del sig. Fabio Turiello, già addetti allo stabilimento VODAFONE OMNITEL di           Arco Felice - Pozzuoli, e poi esternalizzati alla COMDATA.
 “Questa nuova ed importante sentenza della Cassazione”, dichiara l’avv. Arcangelo Fele, “conferma le buone ragioni dei lavoratori dei call center esternalizzati dalla Vodafone e che fin dal primo momento hanno presentato ricorsi nei Tribunali competenti dell’intero Paese a tutela dei loro diritti: basti pensare che nonostante il trasferimento a Comdata hanno continuato ad utilizzare gli stessi programmi e software in uso in Vodafone, e ciò dimostra che la cessione non è mai stata ‘funzionalmente autonoma’ come invece previsto dall’insieme delle normative legali nazionali disciplinanti il trasferimento di ramo d’azienda nonché in contrasto con le direttive di riferimento della Corte di Giustizia Europea implicanti, tra altro, che l’autonomia dell’entità ceduta deve, in ogni caso, preesistere al trasferimento”.
Slai cobas – coordinamento provinciale di Napoli – Pomigliano d’Arco, 11 giugno 2016

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