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08 Aprile 2020

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Compagni. . . Vi consigliamo la visione di report del 6 aprile (vedi link sotto) in quanto fa emergere ancora di più il valore
dell’ iniziativa sindacale di Slai cobas, intrapresa a Pomigliano e Nola, per la salvaguardia dei lavoratori dal rischio contagio da corona virus, inchiodando e trascinando alle proprie responsabilità Istituzioni, Azienda e Sindacati. Risulta ancora più evidente nel contenuto delle comunicazioni avvenute il 10 marzo 2020 e il 13 marzo 2020 (che di seguito sono allegate) ( alla Presidenza del Consiglio, Azienda, Ispettorato e Presidenza regione Campania), l’impostazione strategica sindacale di Slai cobas calibrata e mirata a determinare l’interruzione istantanea della produzione a Pomigliano e Nola, nei fatti avvenuta.
Un ruolo sindacale che può essere attuato e rivendicato solo dallo Slai cobas, in quanto non è sottomesso alle influenze della politica, degli imprenditori, dei sindacati e delle Istituzioni che ai cosiddetti tavoli, manovrano in danno dei lavoratori, tutti asserviti dalla legge del capitale.
E’ inoltre ragionevole attribuire un valore aggiunto alla manovra sindacale di Slai cobas, che è stata efficace anche perché distaccata e lontana dalle logiche di corruzioni dettate dal padronato e soprattutto alla luce degli eventi che stanno caratterizzando l’attuale emergenza covid19 (vedi in particolare quelli riguardanti l’area Lombardia). A questo punto è palese che se non ci fosse stato l' intervento dello Slai avremmo rischiato una seconda Lombardia.
Dal servizio di Report si comprende facilmente l’intento delle imprese mirato ad impedire la proclamazione di zona rossa in Lombardia, facendo leva sulla politica collusa e sindacati compiacenti, scatenando cosi una vera e propria mattanza in nome del profitto.

Servizio di report del 6 aprile