Comunicato stampa
Sevel di Atessa: sanzioni disciplinari infondate e relazioni sindacali autoritarie
IL TRIBUNALE DI LANCIANO ANNULLA LA SANZIONE DI DUE GIORNI DI SOSPENSIONE DAL LAVORO E CONDANNA L’AZIENDA AL RISARCIMENTO DEL DANNO ECONOMICO SUBITO DAL COORDINATORE PROVINCIALE DI CHIETI DEL SINDACATO NONCHE’ AL PAGAMENTO DELLE SPESE LEGALI.
Con sentenza emessa ieri dal Tribunale di Lanciano la dott.ssa Cristina di Stefano, in funzione di Giudice del Lavoro, in accoglimento del ricorso presentato dall’avv. Luigi Marcucci dell’ufficio legale del sindacato, ha condannato la Sevel per l’infondatez z a di una sanzione disciplinare di due giorni di sospensione dal lavoro e dalla retribuzione comminata il 5 settembre 2017 a Giordano Spoltore, operaio dello stabilimento di Atessa e coordinatore provinciale di Chieti di Slai cobas. L’azienda aveva sanzionato Spoltore, operaio addetto al reparto verniciatura, per la “mancata esecuzione di un’operazione lavorativa che aveva comportato lo ‘scarto’ della scocca da parte della delibera della linea finale ed il successivo invio della stessa nell’area ‘rappezzi’ per il recupero”. Dal dibattito in istruttoria e dalle prove testimoniali è invece emerso che “il mancato intervento lavorativo addebitato dall’azienda era invece di competenza della postazione lavorativa successiva a quella dello Spoltore”. Per tali motivi il Tribunale ha condannato la società SEVEL SpA all’annullamento della contestazione, al risarcimento dei giorni non retribuiti comprensivi di interessi ed al pagamento degli oneri legali.
“ Ancora una volta abbiamo rispedito al mittente le relazioni sindacali in auge in Sevel e nell’intero gruppo FCA Italia e la pretesa aziendale di impedire i diritti e le libertà dei lavoratori in fabbrica con l’evidente abuso strumentale ed antisindacale dei poteri disciplinari ” dichiara Mara Malavenda per Slai cobas nazionale, ricordando inoltre che il prossimo 1° luglio, sempre al Tribunale di Lanciano, si terrà l’udienza conclusiva per violazione dell’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori, su denuncia di Slai cobas contro la Sevel di Atessa, accusata dal sindacato per comportamento antisindacale. La vicenda si riferisce ad un altro giorno di sospensione dal lavoro e dalla retribuzione comminato a Giordano Spoltore in occasione della richiesta di chiarimenti in relazione ad una comunicazione aziendale di stop produttivo dei veicoli a marchio PSA tra i giorni 26 e 29 marzo 2018, formalizzata dal rappresentante sindacale ai responsabili francesi di PSA Group. “Le vicende di questi giorni, che vedono profilarsi all’orizzonte il parziale trasferimento della produzione dei furgoni commerciali di PSA in Polonia”… dichiara ancora Malavenda… “confermano ed attualizzano la legittima missiva di delucidazioni produttive avanzata lo scorso anno da Slai cobas, evidenziando inoltre la persistente preoccupazione dei lavoratori per le possibili e negative ricadute occupazionali”.
Chieti, 11 giugno 2019
Slai cobas Coordinamento provinciale di Chieti - Slai cobas Esecutivo Nazionale
Lo Slai Cobas della Sevel di Chieti contro la pretesa aziendale di aumentare le ore lavorative, per inefficienze indotte e/o start&stop dei rifornimenti esterni e la persistente discriminazione sindacale, senza comunicazioni ufficiali circa i nuovi progetti industriali, dichiara lo sciopero dei turni straordinari comandati.
TURNO A SABATO 1/6/2019 dalle 5.45 alle 13:45
TURNO B SABATO 1/6/2019 dalle 14:15 alle 22:1
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COOP TIME NEL MIRINO
Slai Prol Cobas annuncia una causa collettiva
Scontro in Cassazione tra SLAI COBAS E FIAT-FCA: Un contenzioso senza precedenti destinato a ‘fare scuola’ nella Giurisprudenza del Lavoro in Italia
Il sindacato di base Slai Cobas annuncia che "La procura Generale della Cassazione sconfessa la Corte di Appello di Napoli e detta ai Giudici le nuove regole del Diritto del Lavoro in chiave europea!"
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il Comunicato inviatoci dal sindacato di base, Slai Cobas.
Lo Slai Cobas trasmette alla Corte di Giustizia Dell'Unione Europea l'innovativo provvedimento della Procura Generale della Cassazione.
Il Comitato Mogli Operai Pomigliano propone in Assemblea lo spostamento della Mobilitazione delle Donne dell'8 marzo alla significativa data del 25 Aprile, proposta accolta dal Sindacato per l'Alto Valore simbolico della 'ricorrenza della Liberazione', lo Slai Cobas Decide di far convergere su tale data anche l'appuntamento pubblico del prossimo 1 Maggio: per un 25 aprile a Pomigliano come importante scadenza di mobilitazione di uomini e donne del Movimento operaio.
Tante le facce “nuove” di lavoratrici e lavoratori che hanno affollato la Sala Assemblea dello Slai cobas nell’attivo straordinario tenuto stamattina dal sindacato “per mettere a punto iniziative strategiche a tutela dei diritti sindacali e dei lavoratori e di tutela dell’occupazione e del salario”.
Nelle relazioni di Mara Malavenda e Vittorio Granillo ampio spazio è stato dedicato all’analisi del provvedimento innovativo emesso dalla Procura Generale della Corte di Cassazione che lo scorso 21 febbraio 2019 ha formalizzato la prossima “rimessione con rito di Pubblica Udienza in Cassazione”. La vicenda è relativa al trasferimento discriminatorio di 316 operai FCA dallo stabilimento di Pomigliano all’unità-fantasma del Polo logistico di Nola, avvenuto nel 2008, tra altro con la contemporanea messa in cassa integrazione “sine die” per i successivi sei anni dei lavoratori trasferitivi.
Le motivazioni del provvedimento della Procura Generale della Corte di Cassazione: “il ricorso di Slai cobas ha oggetto questioni che non risultano ancora essere state portate all’attenzione di questa Corte”… “la Corte partenopea” (il riferimento è ai giudici in appello del Tribunale di Napoli) “ha ignorato del tutto lo sviluppo della normativa nazionale che, su preciso impulso delle direttive europee, ha arricchito il diritto antidiscriminatorio”…”una interpretazione in senso così limitativo configgerebbe con i principi posti dal legislatore comunitario”…”risulta sicuramente in violazione di legge il richiamo da parte delle Corte partenopea del regime probatorio”…”che sembrerebbe implicare una piena inversione degli oneri di Prova” (NB: a carico dei lavoratori e non su parte datoriale) …”
Lo specifico profilo di novità riguarda la normativa comunitaria anche nell’ambito dell’affiliazione sindacale e delle convinzioni personali necessariamente includenti le opinioni politiche e quelle sindacali laddove si estrinsechino in attività conseguenti e sulle eventuali ripercussioni di parte datoriale sulle libertà del singolo e sulla restrizione e/o ostacolo al libero esercizio dell’attività sindacale”…”in quanto l’affiliazione sindacale è connotata da specifici motivi di appartenenza ad un organismo socialmente e politicamente qualificato a rappresentare opinioni, idee e credenze suscettibili di tutela inerenti le libertà del singolo e quelle sindacali da possibili atti, discriminatori e/o intimidatori, vietati”…”per il rilievo e la novità delle questioni prospettate si insiste per la trattazione del processo in pubblica udienza o, in caso contrario, si propone l’accoglimento del ricorso di Slai cobas””. Approfondimento
Sabato 2 marzo - ore 11.00 - sede Slai cobas - Pomigliano d’Arco
ATTIVO
delle lavoratrici e dei lavoratori
(iscritti e simpatizzanti)
di FCA di Pomigliano e Nola
A fronte della fanfaronate aziendali millantanti, anno dopo anno, immaginifici rilanci e sviluppi produttivi persiste in fabbrica una insopportabile situazione fatta di precarietà lavorativa e salariale, e “personale eccedente” (in “esubero strutturale”) da oltre un decennio come ormai tutti ben sappiamo. Esuberi che possono essere sottoposti a cessione di ramo d’azienda preparatori di tagli occupazionali. Per questo Slai cobas convoca quest’<Attivo Straordinario> aperto a tutti e tutte (iscritti o meno al sindacato) per mettere a punto iniziative strategiche a tutela dei diritti sindacali, soggettivi e collettivi dei lavoratori, dell’occupazione e del salario.
Lo scontro in Cassazione di questi giorni tra Slai cobas e Fca sulla vicenda del trasferimento discriminatorio del 2008 (all’epoca impugnato dal solo Slai cobas e con tutti gli altri sindacati che firmarono l’accordo di deportazione al confino di Nola di 316 lavoratori) sta mettendo in serie difficoltà il modello di relazioni sindacali autoritarie in auge nell’intero gruppo FCA e nelle aziende collegate. Ma queste pur importanti iniziative, senza la mobilitazione dei lavoratori, da sole non bastano!
Nell’attivo sarà distribuita ai partecipanti la copia integrale dell’atto dello scorso 21 febbraio 2019 della Procura Generale della Corte di cassazione, nonché dato informativa sulle vertenze in corso per la mancata-rotazione e verrà definita un’importante iniziativa di mobilitazione a Pomigliano.
Slai cobas - coordinamento provinciale di Napoli
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