header 300 px ultimo

Information
Stampa

Come l’onda, nel suo lento e semplice fluire, termina la sua lunga corsa sulla riva, così il 1° maggio è terminato il sogno della vita del compagno Spartaco.

Due erano i segni particolari che hanno contraddistinto in maniera chiara la sua carta d’identità: quello di una vita condotta in semplice, straordinaria umiltà, e quello di sognare e volere un mondo più giusto, senza disuguaglianze.

 

Mai nessun vento potrà cancellare i trentanni con cui si è condiviso esperienze lavorative, sindacali e di lotta.

Come non ricordare tutti gli anni passati nelle carrozzerie a riadattare autobus e filobus, come non ricordare amianto e vapori respirati che segnarono in maniera indelebile i suoi organi.

 

Mai una minima invidia per i benestanti, ma di certo la rottura delle catene dello sfruttamento e dell’oppressione padronale.   

Come non ricordare la sua costante presenza in tante

manifestazioni a suggello della più alta aspirazione che da operaio si pose: la lotta di classe.

Come non ricordare l’assalto al cielo delle tante battaglie sociali  

 

Spartaco rimarrà per sempre traccia ed esempio di umile protagonismo operaio.

 

E come non menzionare l’asprezza del suo datore di lavoro che negli ultimi mesi di vita ha esibito nei suoi confronti un selvaggio accanimento con finale beffa.

 

Anche in questa eclissi di 1° maggio si approfondisce ancora di più il solco della nostra passione per il nuovo risorgimento operaio. Ciao Spartaco…

 

SLAI-COBAS ATM