i sindacati annunciano nuove proteste
La Fiat conferma la volontà di spostare a Torino 232 dipendenti, chiudendo di fatto il centro progettazione
MILANO - La Fiat ha confermato la procedura di trasferimento a Torino di 232 dipendenti Alfa di Arese dal prossimo 4 gennaio. La notizia è stata data ai sindacati nell’incontro che si è svolto mercoledì mattina nella sede di Assolombarda a Milano. Di fatto si configura la chiusura del Centro stile e progettazione a cui seguirà quella di Powertrain con il trasferimento anche del call center e quindi l'abbandono definitivo - temono i sindacati - dell'Alfa Romeo di Arese. «La Fiat ci ha detto che intende confermare la procedura di trasferimento» ha detto ad Apcom Mario Ricciardi dello Slai Cobas. «L’incontro è durato un quindicina di minuti, giusto il tempo di comunicarci il trasferimento dei 232 lavoratori di Arese a partire dal 4 gennaio». I sindacati, per tutta risposta, hanno confermato le manifestazioni di protesta per il 20 e il 23 novembre.
I PROGETTI - «Venerdì - ha spiegato Ricciardi - noi dello Slai Cobas effettueremo una manifestazione di protesta, anche se non abbiamo ancora deciso la modalità. Per lunedì prossimo, invece, insieme a tutti i sindacati abbiamo organizzato un’assemblea che si svolgerà di fronte allo stabilimento». Le manifestazioni di protesta contro la decisione della Fiat, comunque, rischiano di inasprirsi. «Come abbiamo già fatto in passato - spiega Ricciardi - non escludiamo di bloccare di nuovo l’autostrada oppure l’aeroporto di Malpensa. Quello che vorremmo, però, è che le istituzioni spieghino bene da che parte stanno, perché a difendere l’Alfa di Arese continuiamo ad essere solo noi operai, mentre le istituzioni e gli enti locali continuano ad essere assenti».
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_novembre_18/alfa-arese-trasferimenti-fiat-1602028419066.shtml