ROMA 29 luglio (Reuters) - Posizioni diverse di Ugl e Fim-Cisl dopo l'incontro di questa mattina con i vertici di Fiat sul progetto Fabbrica Italia.
L'Ugl, che ha differenza della Fiom ha sottoscritto l'Accordo per lo stabilimento campano, con una nota del segretario generale, Giovanni Centrella, si chiama fuori dalle intese.
"A queste condizioni non ci stiamo nel rispetto delle gravi decisioni prese dall'azienda e nella piena consapevolezza delle conseguenze che la nostra scelta comporterà, non possiamo in alcun modo avallare operazioni che vanno ben al di là di un semplice accordo industriale, quale era originariamente l'intesa su Pomigliano a cui infatti abbiamo detto sì, e che invece intendono, adesso, distruggere i diritti sindacali, la ragione di esistere delle organizzazioni stesse, rendendo carta straccia il contratto nazionale, che per noi sarà sempre la via maestra", dice in una dichiarazione Centrella.
Di tutt'altro tenore la nota di Giuseppe Farina segretario generale della Fim Cisl.
Il sindacalista, pur definendo "un'operazione simbolica" la costituzioone della Newco da parte di Fiat e stigmatizzando la mancata iscrizione all'Unione industriali della nuova società, pensa che non ci saranno stravolgimenti.
Le deroghe richiesta dal gruppo Fiat potranno essere fatte utilizzando l'attuale contratto e senza che comportino "alcun cambiamento delle condizioni normative e retributive dei lavoratori di Pomigliano".