Stellantis Pomigliano: regna il caos.
Le gravi questioni di – sicurezza – ritmi lavoro – collocazioni lavorative non idonee per RCL - sollevate nelle ultime settimane da i sindacati firma tutto e non, sono il frutto del loro stesso attivo contributo filo aziendale da 30 anni ad oggi.
Il tempo trascorso le ha mascherate con le complicità sindacali accondiscendenti alle spietate esigenze aziendali che hanno proseguito a pubblicizzare piani industriali fantasma e che hanno permesso nel tempo, un conseguente peggioramento complessivo per i lavoratori delle già insostenibili condizioni sociali e lavorative in fabbrica.
L’elenco è a dir poco vasto: La sicurezza, nei suoi vari aspetti di riferimento sui luoghi di lavoro è violata nei minimi e massimi livelli di rischi infortuni, per inesistenti e\o inefficaci e ridicoli interventi Aziendali, ( tra gli ultimi, il montaggio di ventilatori su tratti di linee di produzione per fingere di aggiustare il clima nei reparti) che da oltre 20 anni, causa inefficienti ed obsoleti impianti di climatizzazione, non sono mai stati in grado di adeguare il clima dei reparti ai criteri stabiliti dalle vigenti normative di sicurezza sui luoghi di lavoro .
Ancora una volta “per efficientamento” i ritmi di lavoro crescono esponenzialmente, lavoratori con ridotte capacità lavorative collocati su lavorazioni incompatibili con il proprio stato di salute (di tanto, i complici storici dell’Azienda, Medici Competenti, sindacati, li conosciamo), confermano e peggiorano i gravi danni sull’ apparato osteoarticolare e psicologico dei lavoratori RCL e non.
E si continua con aspiratori che non sono stati mai capaci di aspirare sostanze tossiche nei reparti, emesse nelle varie attività lavorative e tanto altro ancora. . .
Alle pessime condizioni lavorative e di sicurezza nei reparti, al costruito e premeditato e voluto caos da Azienda\sindacati di comodo per disorientare i lavoratori, è un dovere ribellarsi, ma sottraendosi da chi è responsabile, da anni di tanto. Slai è al di fuori da finte liti sindacali dove alcuni applaudono il CCSL sottoscritto dai firma tutto e altri il CCNL e ritiene che entrambi pari sono per inefficacia nella loro sostanza, per essere utili ad una ipotizzabile risalita dei lavoratori a migliori condizioni del proprio mondo del Lavoro.
Poi tutti insieme firma tutto e non, si corteggiano per stare insieme, “preoccupati per le sorti dei lavoratori” per chiedere ancora altro finto piano industriale e potersi sedere alle ambite poltrone dei cosiddetti tavoli di Governo – Partiti - Sindacati – Stellantis.
Fuori sempre, da tutte queste rappresentazioni teatrali, Slai cobas ritiene che solo percorsi di lotta che partano dal basso. . . sulle vere esigenze dei lavoratori e non viceversa, possano segnare una chiara linea di separazione che permette ai lavoratori di orientarsi e scegliere da che parte stare in tanto caos creato ad hoc.
Per tanto, in previsione di ricorso a lavoro straordinario da parte Aziendale, Slai cobas indice SCIOPERO in coincidenza di tutte le date di pretese attività lavorative in straordinario.
Coordinamento provinciale Slai cobas di Napoli in Stellantis Pomigliano
Pomigliano 23 maggio 2024
FEDERATO-CON-SLAI-COBAS
COMUNICATO STAMPA
10-05-2024
BASTA CON GLI ABUSI “SINDACALI” VERSO
GLI OPERAI DI FINCANTIERI
Ancora una volta si viene a sapere solamente da un Tribunale del lavoro di un accordo sindacale di un sindacato confederale (accordo nemmeno depositato con la procedura di legge presso l' ispetto-rato del lavoro), che concede liberatoria a nome dei lavoratori che nemmeno ne sapevano nulla. Diversi lavoratori di Ro.Welding hanno ricorso in sezione lavoro del Tribunale di Venezia, per le differenze retributive (anche notevoli) che sono state da noi riscontrate (e di cui il sindacato CGIL evidentemente nulla sapeva nonostante lo stesso sindacalista che ha firmato l’accordo di cambio ap-palto seguisse l’appalto, già varie volte affidato a diverse società, da una decina di anni).
Oggi è stata la volta del accordo di passaggio di appalto da Ro.welding, presso Fincantieri di Mar-ghera.
Nessuno degli operai ricorrenti per le dovute differenze retributive era stato informato dell' ultimo articolo del accordo firmato da CGIL e dal RSU (italiano).
E’ ora di finirla di abusare della legge per negare agli operai i loro diritti, a tutto favore dei datori di lavoro.
Peraltro questa società è anche imputata nel processo per caporalato, ad Antonio Quintano, ex diret-tore dello stabilimento di Fincantieri di Marghera, in corso nel comune di Venezia.
OPERAI ORGANIZZIAMOCI CON IL COBAS APPALTI DI FINCANTIERI !
LA VERITA’ VIENE SEMPRE A GALLA
Cobas appalti Fincantieri
SlaiProlCobas Marghera
Comunicato stampa
Pomigliano: Fiat, Fca ed oggi Stellantis, 40 anni di farsa industriale. Dura presa di posizione di Slai cobas in diffusione nelle fabbriche di Pomigliano e sul territorio.
"Altro che chiedere ancora finanziamenti pubblici a perdere per smantellare la residuale produzione dell'auto in Italia pretendendo addirittura di mobilitare all'uopo i lavoratori con le trasversali complicità sindacali, politiche ed istituzionali" ... dichiara Mara Malavenda per l'esecutivo nazionale del sindacato di base ..."se Fiat, oggi Stellantis, ben 28 anni fa, nel 1996, non avesse dissipato 333 miliardi di lire di finanziamento pubblico incontrollato ed avesse avviato una seria - e non farsesca - produzione di auto elettriche oggi sarebbe l'avanguardia tecnologica mondiale del settore e non, invece, il fanalino di coda a rischio chiusura"... "dopo 40 anni di farsa industriale in danno sociale l'azienda deve restituire i finanziamenti pubblici ricevuti per finti piani industriali e risarcire i lavoratori".
Slai cobas/Stellantis Coordinamento provinciale di Napoli 15 febbraio 2024
FIAT, FCA ED OGGI STELLANTIS: 40 ANNI DI FARSA INDUSTRIALE E OCCUPAZIONALE IN DANNO DEI LAVORATORI E IN DANNO SOCIALE CON GRAVI COMPLICITA’SINDACALI POLITICHE ED ISTITUZIONALI
Decine di miliardi di finanziamento pubblico, centinaia di milioni di ore di cassa integrazione (pagate all’80% dall’INPS), 147.000 posti di lavoro in meno con chiusura di fabbriche, tagli occupazionali e licenziamenti (addetti Fiat nel 1979: 135.000, addetti Gruppo Alfa Romeo nel 1979: 34.000,addetti Stellantis oggi: 22.000)
ALTRO CHE “RILANCIO”: STELLANTIS ED I SUOI SODALI PREPARANO LA ‘MORTE ASSISTITA’ (E PAGATA DALLO STATO, DAI LAVORATORI E DAI CONTRIBUENTI) DELLE RESIDUE FABBRICHE ITALIANE E DELL’INTERA COMPONENTISTICA COLLEGATA
Dopo quasi un quarantennio di piani industriali fantasma cominciati nel lontano 1986 col regalo di Stato dell’Alfa Romeo alla Fiat da parte di Prodi (all’ora presidente dell’IRI) il Gruppo, oggi Stellantis, gode dell’immeritato monopolio dell’auto in Italia con una risibile produzione annua di 751.384unità di cui521.104 autovetture e 230.280 veicoli commerciali (dati 2023).
Infatti, in questo arco di tempo, nella storia industriale di Fiat/FCA- oggi Stellantis - si è registrato un ciclico e sistemico rincorrersi di implausibili piani industriali annunciati e/o presentati dall’azienda con forte e ricercato impatto mediatico ai sindacati ed alle compiacenti istituzioni locali e nazionali, sottoscritti e mai realizzati, in una evanescente sequenza in cui il piano successivo smentiva e annullava il precedente. Tali vicende sono emblematiche delle inquietanti ed acclarate modalità di ristrutturazione e riorganizzazione industriale (sic) in uso da decenni nell’intero Gruppo sempre attuate con multimiliardari aiuti di Stato diretti, indiretti ed indotti. Una ristrutturazione “speculativa fin dall’origine” e non casualmente <concepita e strutturata in due fasi>, la prima “strategicamente propedeutica alla seconda”.1° fase: ingiustificato ed abnorme raddoppio della capacità produttiva (implementata tra altro con generosi investimenti pubblici per la realizzazione degli stabilimenti di Melfi e Pratola Serra).Una fase di fatto incompatibile con le realistiche domande, contingenti e di fase, scientificamente desumibili rispetto ad ogni ragionata proiezione del mercato dell’auto; 2° fase: conseguente chiusura e/o progressivo ridimensionamento degli impianti e delocalizzazione produttiva all’estero con inesorabili e progressivi tagli occupazionali ed impiantistici di portata inaudita che hanno comportato da un lato una prevedibile fase di cassa integrazionemultidecennale che ancora continua senza soluzione di continuità e dall’altro la conseguente perdita di ben 147.000 posti di lavoro nelle fabbriche del gruppo i cui organici sono passati nel frattempo dai precedenti 169.000 addetti agli attuali 22.000.
Ed oggi, a conclusione del “trend” Stellantis si appresta a <bissare fino alle estreme conseguenze>le reali strategie aziendali consistenti nella consapevole scelta di disattendere, sempre, tutti i solenni e formali impegni contratti in adempimento delle obbligatorie “garanzie sociali” (e di tenuta industriale ed occupazionale), ciò nonostante la specifica e collegata fruizione strutturale di ingenti finanziamenti pubblici, cui non è mai seguito alcun ritorno alla collettività del corrispettivo economico investito dallo Stato in termini di utilità, valori e fini sociali. Il tutto in consapevole e strutturale violazione degli obblighi di legge e Costituzionali in materia di finanziamenti pubblici e del conseguente ed ingentissimo danno erariale.
A tal proposito basterebbero semplicissimi accertamenti sulla situazione finanziaria di questi decenni - e sulla correlata e nota carenza di liquidità economica di Fiat/FCA in Italia - per dimostrare, prove alla mano, come la mancata predisposizione di adeguati mezzi finanziari ed industriali abbia rappresentato una incontrovertibile strategia lucrativa aziendale, reiterata negli anni, improntata al consapevole inadempimento delle obbligazioni sottoscritte per la fruizione dei finanziamenti pubblici diretti e/o indiretti. Basterebbero sindacati, partiti ed istituzioni disponibili a tutelare i lavoratori ed i cittadini. Ma di ciò non vi è traccia in Italia! Altro che l’attuale chiacchiericcio elettorale di destra di centro e di cosiddetta sinistra!
Slai cobas – Coordinamento provinciale di Napoli Pomigliano febbraio 2024
Pomigliano 19 gennaio 2024
Spett. le Direzione Aziendale di Stellantis Europe S.p.A.
Stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano d'Arco
80038 (NA) via Ex Aeroporto snc
Pec:
In relazione alla illegittima pretesa aziendale di abolizione della pausa pranzo – per effettuare lavoro straordinario – per gli addetti ai reparti di Lastratura, Verniciatura, Stampaggio, Plastica, Qualità di prove su rulli, convergenze, TDF, movimentazione vetture verso le prove statiche dinamiche e il piazzale prodotto finito, bollino verde Tonale/Hornet e Panda, aree rework dello Stabilimento G. B. Vico di Pomigliano d'Arco e per i lavoratori ivi trasferiti dalle Vs. unità produttiva di Melfi, Cassino e Sevel, nel significarVi che in relazione alle vigenti normative di legge, di evidente rango gerarchico superiore a quelle contrattuali, il lavoratore non è tenuto alla rinuncia della richiamata pausa, la scrivente organizzazione sindacale invita la Direzioni Aziendali in indirizzo a desistere dal mettere in atto comportamenti e/o iniziative disciplinari intimidatori e lesive dei citati diritti dei lavoratori in quanto ciò potrebbe inoltre configurare, a giudizio di Slai cobas, evidenti e gravi ipotesi di reato.
Nel porVi distinti saluti si resta in atteso di Vs. sollecito riscontro preannunciando in mancanza ogni idonea iniziativa di mobilitazione sindacale e giudiziale a tutela dei diritti dei lavoratori.
Per Slai cobas – coordinamento provinciale di Napoli ed esecutivo Nazionale: Vittorio Granillo
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