Comunicato stampa
Trasferimento illecito a Nola di 316 operai FCA: stamattina attivo operaio a Pomigliano
TANTI I LAVORATORI, UN SOLO GRIDO: “FAREMO FINIRE LA ‘PACCHIA’, QUELLA VERA, QUELLA DEL PADRONATO A DANNO DEI LAVORATORI” !
Massimo silenzio e grande attenzione tra gli operai che hanno seguito l’analitico ‘studio di fattibilità’ presentato nella relazione introduttiva da Vittorio Granillo, il legale rappresentante pro tempore di Slai cobas deputato alla firma dei prossimi ed annunciati ricorsi giudiziari e che saranno presentati al Tribunale di Napoli ‘in progressione e per gruppi omogenei di lavoratori in relazione alla varie tipologie di discriminazione subita’… “questo perché vogliamo tutelare non solo l’80% degli iscritti al nostro sindacato ma tutti i lavoratori illecitamente trasferiti nel 2008 dalla FCA di Pomigliano al reparto-confino del WCL di Nola. Ciò in relazione alle accertate violazioni del Diritto antidiscriminatorio europeo nonché, e tra altro, del Diritto antidiscriminatorio internazionale (vedi Convenzione OIL del 1948 ratificata in Italia dalla legge 367/1958), nonché in ottemperanza della recentissima e storica sentenza (la n. 00001/20 della Cassazione) che stabilisce un sostanziale cambio di passo della giurisprudenza di merito italiana sottoposta, in mancanza, alla spada di Damocle delle sanzioni europee. In questo senso abbiamo allertato la Corte di giustizia europea per il ‘conseguente monitoraggio’ “.
Prossime iniziative: un convegno pubblico nazionale a Pomigliano in parallelo all’attivazione in progress delle specifiche iniziative giudiziarie.
A tutto campo Mara Malavenda ha inquadrato la rilevante sentenza della Cassazione nella sua evidente valenza generale nonché di necessario ripristino in Italia dei fondativi valori della Costituzione: “Con queste iniziative stiamo riportando il diritto antidiscriminatorio nel suo ambito ‘giusto ed originario’, cioè all’interno dei rapporti sociali di produzione, considerato che la società è basata sull’economia e le sue modalità di realizzazione. Non a caso la Carta costituzionale dispone (tra cui gli artt. 39 e 41 nonché il Principio Lavorista alla base della sua intera filosofia), che la democrazia è fondata sulla parità di poteri costituzionalmente protetti e conferiti in eguale misura sia alla libertà dell’iniziativa privata (vincolata comunque alla funzione di utilità sociale) che alla libertà dell’iniziativa sindacale . Venendo a mancare, da circa 40 anni la seconda’, a seguito della ‘strategia dell’EUR perseguita all’epoca dalla CGIL e considerato il successivo azzeramento dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori (divieto di licenziamento senza giusta causa) stabilito dalla legge Fornero e poi confermato da jobs act di Renzi e decreto dignità di Di Maio, ci troviamo oggi in Italia di fronte ad un gravissimo vulnus democratico, un vero e proprio progetto eversivo ed autoritario, ancora in corso, che come sindacato stiamo sconfiggendo: è in questo senso che possiamo oggi ragionevolmente asserire che… sta per finire la ‘pacchia’, quella vera, quella del padronato a danno dei lavoratori!”
All’attivo, tra altri, è intervenuto il costituzionalista Carlo Amirante che si è espresso sulla “capacità operaia di ‘nuova resistenza’ alle nuove forme di moderno fascismo imperanti nel terzo millennio e date dalla progressiva trasformazione autoritaria a livello locale e globale del capitale a discapito della classe operaia, dei lavoratori e dell’intera società: gli operai di Pomigliano stanno dimostrando oggi che è possibile opporsi”.
Slai cobas – coordinamento provinciale di Napoli – Pomigliano d’Arco. 11 gennaio 2020
Comunicato stampa
In relazione alla storica e recentissima sentenza della Corte di Cassazione, la prima del 2020, sentenza emessa su ricorso Slai cobas contro la multinazionale FCA e che stabilisce un inedito “cambio di passo” del diritto antidiscriminatorio a favore dei lavoratori, ciò in seguito al recepimento della normativa europea di fatto e fin’ora inapplicata dall’intera giurisprudenza italiana nelle relative sentenze dei vari gradi di giudizio:
SABATO 11 GENNAIO – SEDE SLAI COBAS POMIGLIANO D’ARCO – ORE 11.30
ATTIVO OPERAIO
Per preparare per tempo idonee iniziative di mobilitazione sindacale e giudiziarie a partire dal trasferimento discriminatorio dei 316 lavoratori dallo stabilimento FCA di Pomigliano al reparto-confino del WCL di Nola e con ciò riscrivere in Italia le regole generali del diritto antidiscriminatorio e liberare i lavoratori dal ricatto della repressione illecita di parte datoriale consentita da legge Fornero, jobs act di Renzi e decreto dignità di Di Maio.
L’iniziativa di sabato prossimo è stata preceduta stamane da una approfondita riunione di merito del coordinamento provinciale del sindacato.
Slai cobas - Pomigliano d’Arco, 9 gennaio 2020
Comunicato stampa
“La giurisprudenza prevalente ignora lo sviluppo della normativa nazionale che, su preciso impulso delle direttive europee, ha arricchito il diritto antidiscriminatorio nei luoghi di lavoro”:
CON LA 1° SENTENZA DELL’ANNO (EMESSA SU RICORSO DI SLAI COBAS CONTRO LA MULTINAZIONALE FCA) E DEPOSITATA IN CANCELLERIA IL 2 GENNAIO 2020 (LA N. 00001/20) LA CORTE DI CASSAZIONE, RAFFORZANDO LE TUTELE DEI LAVORATORI, STABILISCE UN SOSTANZIALE “CAMBIO DI PASSO” IN MERITO ALL’ONERE DELLA PROVA CUI DEVE UNIFORMARSI LA GIURISPRUDENZA DEL DIRITTO ANTIDISCRIMINATORIO SUL LAVORO
Il provvedimento, destinato a vincolare l’intera giurisprudenza italiana in materia, è relativo al trasferimento di 316 operai FCA dello stabilimento di Pomigliano d’Arco al Polo Logistico di Nola avvenuto nel 2008 (tra cui l’80% degli iscritti al sindacato nonché i lavoratori con ridotte capacità lavorative per motivi di salute). La sentenza, in accoglimento del ricorso sindacale, ha cassato la precedente sentenza in Appello dei “giudici partenopei” (che, dando ragione a FCA, escludevano l’esistenza delle discriminazioni) e rimandato il ‘giudizio finale’ di nuovo alla Corte di Appello di Napoli in diversa composizione rispetto ai giudici precedenti.
Sulla vicenda, lo scorso 21 febbraio 2019, si era già pronunciata la Procura generale della Cassazione (all. n.1): …“I giudici di Napoli hanno ignorato la normativa nazionale che, su preciso impulso delle direttive europee, ha arricchito il diritto antidiscriminatorio”… “tale interpretazione limitativa confliggerebbe con i principi del legislatore comunitario”… “per il rilievo e la novità delle questioni prospettate si insiste per la trattazione del processo in pubblica udienza o, in caso contrario, si propone l’accoglimento del ricorso di Slai cobas”!
Le novità della sentenza (all. n. 2) riguardano le tutele della normativa comunitaria nell’ambito di affiliazione sindacale, “libertà ideologica e convinzioni personali” e la sostanziale inversione del cd “onere della prova”.
“Nella giurisprudenza di questa Corte”… recita testualmente, e tra altro, il dispositivo delle recentissima sentenza… “non si rinvengono precedenti specifici”… “nell’ambito della categoria delle convinzioni personali può essere ricompresa, diversamente da quanto sostiene FCA, anche la discriminazione per motivi sindacali, col conseguente divieto di atti o comportamenti idonei a realizzare una diversità di trattamento o un pregiudizio in ragione dell’affiliazione o della partecipazione del lavoratori all’attività sindacale”…”qualora si è resa plausibile la discriminazione, tocca al datore di lavoro l’onere di dimostrare la prova contraria”.
“In un momento storico di grande debolezza dei lavoratori stiamo ridimensionando lo strapotere padronale nei luoghi di lavoro e riscrivendo lo Statuto dei Lavoratori ”… dichiara Vittorio Granillo, legale rappresentante pro tempore di Slai cobas che annuncia per il prossimo sabato 11 gennaio un attivo operaio a Pomigliano in preparazione delle prossime e conseguenti azioni sindacali e giudiziarie a tutela dei lavoratori. Gli fa eco Mara Malavenda, dell’esecutivo nazionale del sindacato che sottolinea come …”L’iniziativa sindacale ha mandato ‘in uno e a gambe all’aria’ gli insidiosi contenuti normativi di ‘legge Fornero’, jobs act di Renzi e decreto dignità di Di Maio, provvedimenti che consentono di fatto la copertura dei licenziamenti discriminatori sotto il camuffamento dei licenziamenti per motivi economici e/o crisi di azienda, ma di fatto tendenti a colpire le convinzioni personali e/o ideologiche, l’appartenenza sindacale, di genere, di “razza”, le condizioni di salute, handicap, età, tendenze sessuali ecc. Come sindacato stiamo realizzando l’obiettivo dato di ‘rompere le moderne catene del ricatto padronale’ per l’assoggettamento dei lavoratori. E questa è una rilevante questione di civiltà, prima ancora che sindacale e politica”.
Slai cobas – Pomigliano d’Arco, 6 gennaio 2020
Fca Pomigliano e Nola ed il Natale Bimbi “Geniale”
LA GIOCONDA DI LEONARDO COL GESTO DELL’OMBRELLO VERSUS I PIANI FANTASMA DI FCA E LA PRETESA TRASFORMAZIONE AZIENDALE DEL NATALE IN UN FARSESCO CARNEVALE
“Ma quale Natale geniale all’insegna di Leonardo da Vinci… Ma che tengo scritto, giocondo” ?!
Pomigliano d’Arco. Dalle 10 di stamattina, all’ingresso n° 2 della Fca, operai ed operaie della Fca di Pomigliano e Nola contestano la carnevalesca Kermesse aziendale diffondendo ai lavoratori ed alle loro famiglie presenti alla “festa” una congrua e dettagliata informazione sindacale distribuita in volantino in relazione a piani aziendali fantasma, corruzione dei sindacati americani, evasione e/o elusione fiscale, nuovi finanziamenti pubblici per la ricerca sull’auto elettrica (a fronte di quelli multimiliardari già ricevuti dall’azienda nel 1996 per non fare un tubo), alla pretesa di Fca di spacciarsi come protagonista (con la risibile produzione italiana di appena 695.000 vetture/anno) nella costituzione del 4° gruppo mondiale dell’auto con la paventata fusione FCA/PSA.
Tra i danneggiati in contenzioso con richieste economiche risarcitorie epocali non solo la General Motors ed il Fisco Italiano ma anche i lavoratori che perdono circa 10.000 euro lordi dalle buste paga per ogni anno di cassa integrazione come stabilito da numerose sentenze già emesse dalla magistratura e dalle prossime già ruolo e a breve scadenza, mentre si attende il pronunciamento della Corte suprema di Cassazione sulla richiesta del sindacato Slai cobas di un risarcimento milionario senza precedenti per un centinaio di lavoratori trasferiti una decina di anni fa al WCL di Nola in violazione del diritto antidiscriminatorio tutelato non solo dalla Costituzione ma dall’insieme dei trattati di diritto internazionale a tutela dei lavoratori e delle loro libertà.
Slai Cobas – coordinamento provinciale – Pomigliano d’Arco, 15 dicembre 2019
COMUNICATO SINDACALE
In U.S.A General Motors denuncia Fca per corruzione sindacale. https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/11/20/usa-general-motors-fa-causa-a-fca-dai- tempi-di-marchionne-ha-corrotto-il-sindacato-dei-lavoratori-per- danneggiarci/5573034/
In Sevel (Italia) joint venture Fca-Psa i sindacati firmatutto si affannano nel comunicare a giorni alterni la loro sudditanza e venerazione, nonostante la modifica unilaterale della turnazione senza garanzie.
DemoKrazia 4.0
In assenza di risposte concrete da parte di chi millanta appoggio ai lavoratori, lo Slai Cobas continua con fermezza e coerenza la protesta in atto
Coordinamento SLAI Cobas Chieti
FEDERATO CON SLAI COBAS
Stiga, in sciopero 70 dipendenti degli stabilimenti di Resana e Castelfranco 19 novembre 2019
Nuova mobilitazione di 24 ore da parte dei dipendenti degli stabilimenti trevigiani dell'azienda che chiedono maggiori tutele sindacali e il ripristino dei contratti di lavoro
Slai Cobas su FCA-PSA: La “Fusione di Halloween" e la Bufala dell'Auto elettrica
FCA/PSA: LA “FUSIONE DI HALLOWEEN” E LA BUFALA DELL’AUTO ELETTRICA
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