SLAI COBAS Coordinamento Provinciale di Chieti
SCIOPERO ALLA SEVEL DI CHIETI SABATO 25 OTTOBRE 2019
Per il secondo sabato consecutivo, lo sciopero è stato condiviso da oltre il 70% dei lavoratori. Ringraziamo tutti per la partecipazione, e continuiamo così.
Chieti 26ottobre 2019
Coordinamento SLAI Cobas Chieti
(ANSA) - POMIGLIANO D'ARCO (NAPOLI), 1 OTT - ''Quando alla FCA di Pomigliano e Nola i lavoratori non scioperano nemmeno in occasione della tragica morte del loro collega della manutenzione di Cassino, allora, come sindacato, non possiamo non porci una doverosa riflessione sul devastamento dell'intera condizione operaia ed operato ad arte, cinicamente e da anni dai governanti a discapito dei governati, e dal sindacalismo confederale nei confronti dei lavoratori''. Lo ha detto Mara Malavenda, dell'esecutivo nazionale dello Slai Cobas, commentando la scarsa adesione allo sciopero indetto dalla Fiom nello stabilimento Fca di Pomigliano d'Arco (Napoli), dopo la morte di un operaio nel reparto presse della fabbrica automobilistica di Cassino (Frosinone).
''Sul fallimento dello sciopero indetto dalla Fiom non abbiamo niente da gioire - aggiunge la sindacalista - in quanto si tratta di una cosa drammatica legata allo stato di ricatto in cui versano i lavoratori, che non reagiscono più neanche alle violazioni antifortunistiche a causa di normative pirata in cui sono imbrigliati, che si susseguono da anni, come la legge Fornero, il jobs act ed il decreto dignità, e nei contratti nazionali, tutti derogativi dei diritti soggettivi ed indisponibili dei lavoratori in quanto Costituzionalmente protetti''.(ANSA).
Comunicato stampa
FCA POMIGLIANO: OPERAI NON SCIOPERANO NEMMENO PER LA TRAGICA MORTE SUL LAVORO DEL LORO COLLEGA DEL REPARTO PRESSE DI CASSINO. CI SARA’ UN PERCHE’ !?
INTANTO A POMIGLIANO LA FCA, COL ‘SUO METRO’ (PURTROPPO CONDIVISO DAGLI STESSI SINDACATI CONFEDERALI) HA PROCLAMATO STAMANE UN MISERO MINUTO DI RACCOGLIMENTO PER OGNI TURNO DI LAVORO (DALLE 11.30 ALLE 11.31 AL PRIMO TURNO ED A QUELLO CENTRALE, DALLE 18.30 ALLE 18.31 AL SECONDO TURNO, DALLE 23.30 ALLE 23.31 AL TURNO DI NOTTE) A FRONTE DEI 10 MINUTI DI FERMATA IMPIANTISTICA DELLO SCORSO 25 LUGLIO 2018, INIZIATIVA, ALL’EPOCA, DI ‘VICINANZA E RACCOGLIMENTO PER LA SCOMPARSA DI SERGIO MARCHIONNE’.
“Quando alla FCA di Pomigliano e Nola i lavoratori non scioperano nemmeno in occasione della tragica morte del loro collega della manutenzione di Cassino, incidente verosimilmente dovuto all’evidente violazione delle più banali normative antinfortunistiche: una inquietante violazione ormai assurta a ‘sistemico ed illecito escamatoge di innalzamento del rischio per il proporzionale abbassamento dei costi di produzione’, e questo non solo nelle fabbriche del Lingotto ma nell’insieme delle realtà lavorative italiane, allora, come sindacato, non possiamo non porci una doverosa riflessione sul devastamento dell’intera condizione operaia operato ad arte, cinicamente e da anni, ed ancora in questi giorni in uso, dai governanti a discapito dei governati, e dal sindacalismo confederale nei confronti dei lavoratori”… dichiara Mara Malavenda dell’esecutivo nazionale di Slai cobas… “Una inquietante violazione ben rappresentata dalla tragica impennata degli ‘omicidi bianchi’ sul lavoro che si ripetono ormai e non casualmente con cadenza quotidiana in Italia”… “ciò accade quando i lavoratori non sono più liberi di far valere le loro ragioni in quanto imbrigliati da sistematiche ‘normative pirata’ che si susseguono da anni sia in materia legislativa (basti ricordare legge Fornero, jobs act e decreto dignità in materia di liberalizzazione dei licenziamenti) che nei contratti nazionali, tutti derogativi dei diritti soggettivi ed indisponibili dei lavoratori in quanto Costituzionalmente protetti. ‘Normative pirata’ sia di legge che contrattuali, nonché di ‘prassi giuridica’, apertamente confliggenti con principi fondamentali del Diritto del Lavoro e della normativa comunitaria europea in materia di diritto antidiscriminatorio in relazione all’ambito delle ‘ripercussioni datoriali’ sulle libertà del singolo lavoratore nonché sulle restrizioni in atto al libero esercizio delle libertà sindacali nei luoghi di lavoro come, tra altro ed inoltre, dimostrato dalla recente ‘Convenzione ad excudendum’ per impedire la partecipazione alla contrattazione dei sindacati di base sottoscritta lo scorso 19 settembre 2019 tra INPS, Ispettorato Nazionale del Lavoro, Confindustria e CGIL, CISL, UIL. Normative tutte contrapposte non solo al Diritto Antidiscriminatorio Europeo ma in incontrovertibile violazione delle libertà sindacali soggettive e collettive disposte all’art. 39 della Carta Costituzionale da sempre disatteso in Italia! E non è certo una caso che, dall’entrata in vigore della Costituzione ancora oggi manca la doverosa emanazione del decreto attuativo dell’art. 39 della Carta per la registrazione delle organizzazioni sindacali e dei loro Statuti interni a garanzie di rappresentanze riscontrabilmente rappresentative ed elettive”! Ed è da questa gravissima STRUTTURALE MANOMISSIONE COSTITUZIONALE DEI DIRITTI DEI LAVORATORI che deriva l’attuale stato di ricatto (cui fa da sponda la liberalizzazione dei licenziamenti senza reintegra ed in cambio di qualche mensilità risarcitoria disposta da l. Fornero, jobs act e decreto dignità), uno stato di relazioni sindacali illecite e lesioni dei diritti fondamentali che espone i lavoratori alla repressione aziendale, e le loro vite all’innalzamento del rischio antinfortunistico. Su questo come sindacato ci stiamo dando da fare e sono in cantiere prossime iniziative di revisione normativa legale e contrattuale a favore dei lavoratori ed annullamento delle attuali ‘normative pirata’! Ciò è oggi ancor più drammatico anche in considerazione del totale fallimento dello sciopero della Fiom FCA Pomigliano e Nola di cui come Slai cobas non abbiamo niente da gioire!
Slai cobas FCA Pomigliano /Nola – Pomigliano d’Arco, 1 ottobre 2019
Giravolte governative e sindacali: come i camaleonti che per convenienza di volta in volta cambiano colore
PRIMA IL GIALLO-VERDE… POI IL GIALLO-ROSSO… ED OGGI IL SOLO-GIALLO: QUELLO DEI SINDACATI DI COMODO SOSTENUTI DAL POTERE POLITICO, PADRONALE E LOBBYSTICO ALLA FACCIA DELLA DEMOCRAZIA E DEI LAVORATORI
Esecutivo Nazionale Slai cobas: dichiarazione di Mara Malavenda
“La recente intesa su “rappresentanza e rappresentatività sindacale” siglata tra INPS, ISPETTORATO LAVORO, CONFINDUSTRIA E CGIL, CISL E UIL intende definitivamente trasformare la rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro da democrazia rappresentativa a democrazia arbitraria in quanto consociativa e pattuita tra fronte datoriale e sindacati-firmatutto che esclude le opposizioni!
In poche parole l’attuale governo-camaleonte col suo Ministro del Lavoro sta apprestandosi a mettere in atto un definitivo progetto di revisione costituzionale (la riforma dell’art. 39 della Costituzione) consapevolmente cogestito da PD, Renziani e Grillini insieme alle organizzazioni datoriali ed ai sindacati confederali che attribuisce di fatto al solo sindacalismo confederale una presunta rappresentanza dei lavoratori. Una rappresentanza “solo presunta” in quanto sottratta all’esercizio del libero voto dei lavoratori stessi con l’abrogazione dell’importante e fondamentale principio della libertà di organizzazione sindacale in quanto i soli firmatari dei contratti nazionali avranno la facoltà di presentare le liste alle elezioni delle rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro: sarebbe come se i partiti di opposizione, per poter partecipare alle elezioni amministrative, politiche o europee dovessero preventivamente sottoscrivere i programmi dei governanti da loro contestati.
Un arbitrario sistema di pseudo rappresentanza sindacale costituito ad hoc dall’attuale quadro politico-sindacale e collegati poteri economici per impedire ogni libertà di voto ed organizzativa alla stragrande maggioranza dei lavoratori che non si riconoscono nei sindacati confederali e fare definitiva ‘piazza pulita’ del sindacalismo di base ed ogni collegato conflitto sociale.
Ciò per di più in incontrovertibile violazione dell’art. 39 della Costituzione che espressamente prevede “organizzazioni sindacali libere” nonché l’obbligo di registrazione (ad oggi ancora e non casualmente evaso) per le organizzazioni sindacali e ciò per garantire una esigibile democrazia elettiva della rappresentanza nei luoghi di lavoro vincolando a questi obblighi ‘non emendabili’ la valenza ‘erga omnes’ della contrattazione sindacale’ (cioè l’efficacia normativa obbligatoria con valore di legge) per tutti i lavoratori addetti al contratto nazionale di categoria di riferimento.
Altro che battaglia ai contratti pirata! I veri pirati sono loro!
L’escamotage in atto ha l’evidente scopo di far rientrare dalla finestra quello che i lavoratori avevano in questi anni già cacciato dalla porta con numerose vittorie del sindacalismo di base contro il monopolio illegale di CGIL-CISL-UIL. A testimonianza le numerose sentenze di Cassazione passate in giudicato di Slai cobas contro Fiat/FCA in Italia, sentenze che stanno giuridicamente ribaltando, a favore dei lavoratori, il conflitto tra i ‘diritti soggettivi’ (derivanti dalle vigenti norme legge) e quelli ‘collettivi’ derivanti da normative contrattuali peggiorative di quelle legislative”.
QUELLI DEL COSIDDETTO ‘CAMBIAMENTO’ STRUMENTALIZZANO UNA FINTA BATTAGLIA AI ‘CONTRATTI PIRATA’ APPRESTANDOSI INVECE, E NEI FATTI, ALLA LORO SISTEMICA DIFFUSIONE CON LA CONTRATTAZIONE PEGGIORATIVA (PER I LAVORATORI) DEI DIRITTI DERIVANTI DA FONTI GERARCHICHE SUPERIORI, CIOE’ QUELLI DI LEGGE E COSTITUZIONALI.
Slai Cobas - Sede Legale Nazionale - Pomigliano d’Arco, 20 settembre 2019
Comunicato stampa
Sevel di Atessa: sanzioni disciplinari infondate e relazioni sindacali autoritarie
IL TRIBUNALE DI LANCIANO ANNULLA LA SANZIONE DI DUE GIORNI DI SOSPENSIONE DAL LAVORO E CONDANNA L’AZIENDA AL RISARCIMENTO DEL DANNO ECONOMICO SUBITO DAL COORDINATORE PROVINCIALE DI CHIETI DEL SINDACATO NONCHE’ AL PAGAMENTO DELLE SPESE LEGALI.
Con sentenza emessa ieri dal Tribunale di Lanciano la dott.ssa Cristina di Stefano, in funzione di Giudice del Lavoro, in accoglimento del ricorso presentato dall’avv. Luigi Marcucci dell’ufficio legale del sindacato, ha condannato la Sevel per l’infondatez z a di una sanzione disciplinare di due giorni di sospensione dal lavoro e dalla retribuzione comminata il 5 settembre 2017 a Giordano Spoltore, operaio dello stabilimento di Atessa e coordinatore provinciale di Chieti di Slai cobas. L’azienda aveva sanzionato Spoltore, operaio addetto al reparto verniciatura, per la “mancata esecuzione di un’operazione lavorativa che aveva comportato lo ‘scarto’ della scocca da parte della delibera della linea finale ed il successivo invio della stessa nell’area ‘rappezzi’ per il recupero”. Dal dibattito in istruttoria e dalle prove testimoniali è invece emerso che “il mancato intervento lavorativo addebitato dall’azienda era invece di competenza della postazione lavorativa successiva a quella dello Spoltore”. Per tali motivi il Tribunale ha condannato la società SEVEL SpA all’annullamento della contestazione, al risarcimento dei giorni non retribuiti comprensivi di interessi ed al pagamento degli oneri legali.
“ Ancora una volta abbiamo rispedito al mittente le relazioni sindacali in auge in Sevel e nell’intero gruppo FCA Italia e la pretesa aziendale di impedire i diritti e le libertà dei lavoratori in fabbrica con l’evidente abuso strumentale ed antisindacale dei poteri disciplinari ” dichiara Mara Malavenda per Slai cobas nazionale, ricordando inoltre che il prossimo 1° luglio, sempre al Tribunale di Lanciano, si terrà l’udienza conclusiva per violazione dell’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori, su denuncia di Slai cobas contro la Sevel di Atessa, accusata dal sindacato per comportamento antisindacale. La vicenda si riferisce ad un altro giorno di sospensione dal lavoro e dalla retribuzione comminato a Giordano Spoltore in occasione della richiesta di chiarimenti in relazione ad una comunicazione aziendale di stop produttivo dei veicoli a marchio PSA tra i giorni 26 e 29 marzo 2018, formalizzata dal rappresentante sindacale ai responsabili francesi di PSA Group. “Le vicende di questi giorni, che vedono profilarsi all’orizzonte il parziale trasferimento della produzione dei furgoni commerciali di PSA in Polonia”… dichiara ancora Malavenda… “confermano ed attualizzano la legittima missiva di delucidazioni produttive avanzata lo scorso anno da Slai cobas, evidenziando inoltre la persistente preoccupazione dei lavoratori per le possibili e negative ricadute occupazionali”.
Chieti, 11 giugno 2019
Slai cobas Coordinamento provinciale di Chieti - Slai cobas Esecutivo Nazionale
Lo Slai Cobas della Sevel di Chieti contro la pretesa aziendale di aumentare le ore lavorative, per inefficienze indotte e/o start&stop dei rifornimenti esterni e la persistente discriminazione sindacale, senza comunicazioni ufficiali circa i nuovi progetti industriali, dichiara lo sciopero dei turni straordinari comandati.
TURNO A SABATO 1/6/2019 dalle 5.45 alle 13:45
TURNO B SABATO 1/6/2019 dalle 14:15 alle 22:1
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